202005.12
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Come funziona il pignoramento immobiliare?

Cos’è il pignoramento immobiliare?

In generale, il pignoramento è l’atto con il quale ha inizio l’espropriazione forzata.

Si distinguono 3 tipologie di pignoramento:

  1. Pignoramento immobiliare: espropriazione forzata che ha ad oggetto i beni immobili del debitore come case, terreni ecc.
  2. Pignoramento presso terzi : è una tipologia di espropriazione dei beni che non risultano ancora in possesso del debitore. Ha ad oggetto conto corrente, stipendio, pensione ecc.
  3. Pignoramento mobiliare: ha ad oggetto beni mobili del debitore detti di “pronto realizzo” come denaro contante, gioielli, titoli di credito ecc.

Quando si procede a pignoramento immobiliare?

Si procede a pignoramento quando, a seguito della fase giudiziale di recupero del credito, il debitore non ha provveduto all’adempimento entro i termini previsti.

L’espropriazione immobiliare può prendere il via entro massimo 90 giorni dalla notifica del precetto.

Per procedere all’espropriazione è necessario notificare al debitore l’atto di pignoramento, indicando quanto necessario a identificare in modo univoco il bene che si intende pignorare e trascrivere l’atto nei registri immobiliari.

L’atto notificato e la trascrizione andranno depositati in Tribunale entro 15 giorni.

Chi custodisce l’immobile pignorato?

Durante la procedura esecutiva i beni pignorati saranno affidati ad un custode, generalmente è lo stesso debitore, oppure il Giudice, su richiesta del debitore, può nominare un soggetto terzo.

In ogni caso, il custode dovrà rendere conto dell’amministrazione e curare il mantenimento del bene.

Il debitore, anche durante la procedura, può continuare ad abitare nell’immobile, tuttavia il giudice può disporne la liberazione.

Come funziona il pignoramento immobiliare?

Il Giudice stabilisce il valore dell’immobile tenendo conto del valore di mercato e delle indicazioni fornite dalle parti e dall’esperto.

Il creditore deposita la richiesta di vendita al Tribunale, questa è disposta dal Giudice e può essere tentata per un massimo di 3 aste.

Andata a buon fine una delle aste, la somma ricavata verrà utilizzata per soddisfare la pretesa creditoria.

Nel caso in cui la vendita vada deserta, il creditore può chiedere l’assegnazione dell’immobile, cioè offre una somma per poter ottenere l’assegnazione e si soddisferà con il bene stesso.

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