202004.22
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Recupero crediti verso la Pubblica Amministrazione

Chi è più affidabile dello Stato stesso?

È ciò che potrebbe pensare un professionista contattato da un ente pubblico.

Tuttavia non è così, nei Tribunali italiani sono frequenti i casi di decreto ingiuntivo contro una pubblica amministrazione.

Società, imprese, privati non sempre sono debitori affidabili, ma nemmeno la pubblica amministrazione lo è.

La Pubblica Amministrazione italiana risulta essere tra le peggiori pagatrici tra i Paesi europei nella liquidazione dei propri fornitori. Con una media nella tempistica dei pagamenti pari al doppio rispetto alla media europea.

Perché un Ente Pubblico non adempie ai propri debiti?

I ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione possono derivare da una situazione di indebitamento dell’ente stesso, altre volte possono dipendere da dei rallentamenti delle procedure interne.

I motivi possono essere i più svariati, dunque non è semplice dare una risposta.

Ma, in sostanza, se hai un credito con la Pubblica Amministrazione, le probabilità di ricorrere alle maniere legali sono alte.

Quali sono gli Enti Pubblici che accumulano maggiori ritardi nei pagamenti?

A seguito di una ricerca da parte della CGIA (Confederazione Generale Italiana Artigiani) tra i primi 5 Comuni che risultano nella graduatoria dei peggiori pagatori possiamo trovare: l’amministrazione capitolina, Roma ha accumulato ritardi in migliaia di pagamenti, a seguire altri grandi comuni come Napoli, Milano, Torino e Palermo. 

Per cui, da questa indagine possiamo notare come i ritardi nei pagamenti vengono accumulati su tutto il territorio nazionale. Sicuramente ritardi che dipendono da una situazione di indebitamento ma, anche, da un rallentamento nelle procedure di liquidazione dei pagamenti.

Cosa deve fare l’impresa per recuperare il credito?

Se l’amministrazione non provvede al pagamento di un credito vantato certo, liquido ed esigibile, entro il termine di 30 o 60 giorni dalla ricezione della fattura, il fornitore può fare ricorso alla procedura di recupero crediti giudiziale, ovvero mediante ricorso ad un decreto ingiuntivo.

Una volta emesso il decreto ingiuntivo questo andrà notificato alla Pubblica Amministrazione che avrà 40 giorni di tempo per adempiere spontaneamente.

Se, trascorsi inutilmente questi giorni, perché la Pubblica Amministrazione non ha proceduto al pagamento, allora, grazie al decreto ingiuntivo, il creditore potrà procedere ad esecuzione forzata per ottenere ciò che gli spetta di diritto.

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